約 4,217,355 件
https://w.atwiki.jp/lunasea_copy/pages/15.html
INORAN使用機材について 92年の使用弦はERNIEBALL REGULAR SLINKY.010/.013/.017/.026/.036/.046 ●INORAN JAZZMASTER/FENDER 以前より使用していた1959年製をベースにマスタービルダー、デニス・ガルカスが作り上げたメイン器。 主な材構成はアルダー・ボディにスラブボード(分厚いローズウッド)となっている。 ピックアップはマイケル・フランク・ブラウンが新たに開発したヴィンテージ・タイプを採用。 チューナーはクルーソン・スタイルのゴトー製マグナムロックSDS510を、 トレモロ部にはブリッジ・サドルへと確実に弦を固定するバズストップ・バーが組み込まれている。 ●ILP-Ⅳ Signature Marr one/ESP 同シリーズ3本(Rosso,Viola)中、最も弾きこまれたマローネ。 ILP-Ⅳを基にキルテッド・メイプル・トップ/マホガニー・バック、メイプル・ネック/エボニー指板という材構成だ。 ピックアップはシェクターのモンスタートーン、セイモアダンカンSSL-4t、同APH-1を採用。
https://w.atwiki.jp/oper/pages/1582.html
ATTO SECONDO SCENA PRIMA (Sala nel castello di Binasco preparata per tener tribunale. Guardie alle porte. Damigelle di Beatrice e Cortigiani) No. 7 - Coro d Introduzione DAMIGELLE Lassa! E può il ciel permettere Questo giudizio infame? CORO Ella non può sottrarsene Già cominciò l esame. Possa dinanzi ai giudici Darvi fedele amore Forza e virtù maggiore Che ad Orombel non diè! DAMIGELLE Come! L incauto, il debole Forse al timor cedè? CORO Dal tenebroso carcere, Ove rinchiuso ei venne, Al tribunal terribile Fermo si presentò. Quivi minacce e insidie Intrepido sostenne; Quivi martiri e spasimi, Quanti potea, sfidò. DAMIGELLE Ahi! sventurato! ahi misero! Né i barbari placò! CORO Tratto tre volte in aere, Tre volte in giù sospinto, Sol con profondi gemiti Prima il suo duol mostrò. Quindi spossato e livido, D atro pallor dipinto, China la fronte e mutolo, Esanime sembrò. DAMIGELLE Ahi ferrei cori! Ahi barbari! Tanto il meschin penò? CORO Ma poi che gli occhi languidi Ebbe dischiusi appena… Quando il feroce strazio Anco apprestar mirò… Più non potendo reggere All insoffribil pena Sé confessò colpevole, Complice lei gridò. DAMIGELLE Ahi! sventurata! ahi misera! Niuno salvar la può. (Si allontanano) SCENA SECONDA (Filippo, Anichino, soldati) FILIPPO Omai del suo destino arbitra solo Esser deve la legge. ANICHINO E qual v ha legge Che a voi non ceda? - Oh! ve ne prego, o Duca, Per l util vostro. A voi funesto io temo Questo giudizio già ne corse il grido Per le vicine terre, e il popol freme, E lei compiange. FILIPPO Né Filippo il teme. Fino al novello dì sian di Binasco (ai soldati) Chiuse le porte, né venir vi possa, Né uscirne alcuno. - Allor che il popol veda Quest idol suo di tanto error convinto, Dirà giustizia quel che forza or dice. ANICHINO E chi di Beatrice Retto giudice fia dove l accusa Filippo intenti? FILIPPO Or basta… Omai pon modo al tuo soverchio zelo. Il Consiglio s aduna. ANICHINO (Oh! istante! io gelo. SCENA TERZA (Escono i Giudici, e si vanno a collocare ai loro posti. Rizzardo presiede al consiglio. Filippo siede in un seggio elevato. La scena si empie di dame e di cavalieri in mezzo alle dame vedesi Agnese) No. 9 - Scena, Coro e Quintetto ANICHINO (O troppo a mie preghiere Sordo Orombello! Fu presago jeri Il mio timor). (Va a sedersi anch esso) AGNESE (Di mia vendetta è giunta L ora bramata… eppur non sono io lieta, Qual mi sgomenta il cor voce segreta!). SCENA QUARTA (Beatrice fra le guardie, e detti) GIUDICE Di grave accusa il peso Pende sul capo vostro - A noi d innanzi Vi possiate scolpar! BEATRICE E chi vi diede Di giudicarmi il dritto? Ovunque io volga Gli occhi sorpresi, altro non veggio intorno Che miei vassalli. FILIPPO E il tuo sovran non vedi? Il tradito tuo sposo? BEATRICE Io veggo un empio Che i beneficii miei paga d infamia, L amor mio di vergogna. FILIPPO Amor tu dici Tramar co miei nemici, Ribellarmi i vassalli e far mia corte Campo di tresche oscene Con citaredi, quanto abbietti, audaci, Chiami Filippo amar? BEATRICE Taci, deh! taci. Ferma udir posso ogni altra Accusa tua… ma il cor si scote e freme A sì vil taccia. Oh! non voler, Filippo, De Lascari la figlia, e d un eroe La vedova avvilir. GIUDICE Il reo t accusa Complice tuo. - Venga Orombello. BEATRICE (Oh cielo! La mia virtù sostieni). GIUDICE Eccolo. SCENA QUINTA (Orombello fra le guardie, e detti) AGNESE (Oh! come Lo ridusse infelice il furor mio!). OROMBELLO A quai nuovi martir tratto son io! GIUDICE Ti rinfranca a noi t appressa. Parla e il ver conferma a lei. (Orombello appoggiato sulle guardie s innoltra lentamente) BEATRICE Orombello! OROMBELLO (Oh! voce! è dessa… E morire io non potei!). BEATRICE Orombello!! – Oh sciagurato! Dal mentir che hai tu sperato? Viver forse? ah! dove io moro Vita speri da costoro? Tu morrai con me morrai, Ma qual reo, qual traditor. OROMBELLO Cessa, cessa. - Ah tu non sai… Di me stesso io son l orror. Io soffrii… soffrii tortura Cui pensiero non comprende… Non poté la fral natura Sopportar le pene orrende… La mia mente vaneggiava… Il dolor, non io, parlava… Ma qui, teco, al mondo in faccia, Or che morte ne minaccia, Innocente io ti proclamo, Grido perfidi costor. BEATRICE Grazie, o cielo! AGNESE (Oh! mio rimorso!). ANICHINO (L odi o Duca?). FILIPPO (L odo e fremo). GIUDICE Troppo omai tu sei trascorso Bada e trema. OROMBELLO Io più non tremo. Sol ch io mora perdonato Da quest angelo d amor! FILIPPO e GIUDICE V han supplizii, o forsennato, A strapparti il vero ancor. (Orombello si strascina verso Beatrice essa gli va incontro e lo regge) BEATRICE Al tuo fallo ammenda festi Generosa, inaspettata. Il coraggio mi rendesti, Moro pura ed onorata… Ti perdoni il ciel clemente, Col mio labbro, col mio cor. OROMBELLO Non morrai né ciel, né terra Soffrirà sì nero eccesso. A me stanco in tanta guerra, A me sia morir concesso. Mi offrirò col tuo perdono Lieto innanzi al mio signor. FILIPPO e GIUDICI (In quegli atti, in quegli accenti V ha poter ch io dir non posso, Cederesti ai lor lamenti, Ne saresti o cor commosso? No sottentri a vil pietade Inflessibile rigor). AGNESE e DAMIGELLE (Ah! sul cor, sul cor mi cade Quel compianto e quel dolor). FILIPPO Poi che il reo smentì se stesso, Fia sospesa la sentenza? ANICHINO Sciorgli entrambi è mio pensiero Fia giustizia la clemenza. FILIPPO Sciorgli? AGNESE Oh! gioja! GIUDICI No non puoi, Vuol la legge i dritti suoi. Nuovo esame infra i tormenti Denno in pria subir costor. AGNESE, ANICHINO e DAMIGELLE (Ella pure!). BEATRICE (O iniqui!). OROMBELLO Oh! mostri! Chi porrà su lei le mani? Tuoni pria sui capi vostri, Tuoni il cielo… GIUDICI Si allontani. BEATRICE (ai Giudici) Deh! un istante… (a Filippo) Un solo accento Non temer di udir lamento… Sol t avverto… Il ciel ti vede… O Filippo! hai tempo ancor. FILIPPO Va pei rei non v è mercede… Ti abbandono al suo rigor. BEATRICE (si volge ad Orombello e a lui si avvicina) Vieni, amico… insiem soffriamo A soffrir per poco abbiamo. Il destin per breve pena Ci riserba eterno onor. OROMBELLO Teco io sono. AGNESE (Io reggo appena). ANICHINO (Oh! pietà! si spezza il cor). TUTTI, FILIPPO e GIUDICI Ite entrambi, e poi che il vero rimorso non vi detta, supplizio che vi aspetta. Vi costringa, e strappi il vel. AGNESE e ANICHINO (Chi mi cela al mondo intero?). (O misfatto! ho in core un gel!). BEATRICE Ah! se in terra a tai tiranni È virtude abbandonata, D una vita sventurata È la morte men crudel. OROMBELLO e BEATRICE Di costanza armiamo il core Qui supplizii, onore in ciel. (Orombello e Beatrice partono fra le guardie da lati opposti. Il consiglio si scioglie) SCENA SESTA (Agnese e Filippo. Filippo rimane pensoso, e passeggia a lunghi passi. Agnese si avvicina ad esso tremante) No. 10 - Recitativo AGNESE Filippo! FILIPPO Tu! - Ti appressa… D uopo ho d udir tua voce. AGNESE Oh! al cor ti scenda Pietosa sì, che al perdonar lo pieghi. FILIPPO Sei tu che preghi, Agnese! E per chi preghi? Vieni ogni tema sgombra Il regal serto è tuo. AGNESE Serto! Ah! piuttosto Si aspetta a me de penitenti il velo. FILIPPO Agnese! AGNESE Innanzi al cielo, Innanzi al mondo, io rea mi sento… rea Della morte cui danni un innocente. FILIPPO Qual dubbi or volgi, strani dubbi, in mente? Io sol rispondo, io solo Di quel reo sangue - Omai t acqueta, e pensa Che ad altri tu non dei, fuor che all amore, Di Beatrice il soglio. Ritratti. AGNESE Ah! mio Signor!… FILIPPO (severamente) Ritratti… il voglio. (Agnese parte piangendo) SCENA SETTIMA (Filippo solo, indi Anichino, Dame, Cortigiani) No. 11 - Aria di Filippo e Coro FILIPPO Rimorso in lei?… Dove io non ho rimorso Altri lo avrà? - Dove alcun l abbia, il celi Il mostrarlo è accusarmi. Esser tranquillo, Sereno io voglio - E il sono io forse, e il posso! No da terror percosso Mi sento io pur, qual se vicino avessi Terribil larva, qual se udissi intorno Una minaccia rimbombar sul vento - M inganno?… o mi colpi flebil lamento! (Porge l orecchio) No, non m inganno… è dessa, Ch io non n oda la voce - Oh! chi s appressa! (All uscir di Anichino si ricompone) ANICHINO Filippo, la duchessa Non confessò… pur la condanna a morte Tutto il consiglio, e il nome tuo sol manca Alla mortal sentenza. (Filippo riceve la sentenza) FILIPPO Non confessò!! ANICHINO Costante è l innocenza. CORO È in vostra man, signore, Dell infelice il fato Ceda il rigor placato Al grido di pietà. FILIPPO No… si resista… Il decreto fatal si segni alfine… (Si appressa al tavolino per segnare la sentenza si arresta) Ah! non poss io mi si solleva il crine. Qui mi accolse oppresso, errante, Qui dié fine a mie sventure… Io preparo a lei la scure! Per amor supplizio io do! Ah! mai più d uman sembiante Sostener potrò l aspetto Ah! nel mondo maledetto, Condannato in ciel sarò. CORO (Ella è salva, se un istante Il rimorso udire ei può). FILIPPO Ella viva. (Per stracciare la sentenza) Qual fragore! Chi si appressa? - Ite - vedete. (I cortigiani escono frettolosi) DAMIGELLE Crudo inciampo! FILIPPO Ebben? CORO Signore, Alle mura provvedete. Di Facin le bande antiche Si palesano nemiche, Osan chieder la duchessa, E Binasco minacciar. FILIPPO Ed io, vil, gemea per essa! M accingeva a perdonar! Si eseguisca la sentenza. (Sottoscrive) CORO Ah! Signor pietà, clemenza. FILIPPO Non son io che la condanno È la sua, l altrui baldanza. Empia lei, non me tiranno Alla terra io mostrerò. (Cada alfine, e tronco il volo Sia così di sua fidanza. Un sol trono, un regno solo Vivi entrambi unir non può). CORO (Ah! per lei non v ha speranza. Il destin l abbandonò). (Partono) SCENA OTTAVA (Vestibolo terreno che mette alle prigioni del castello. Grand arco a cui si ascende per una gradinata e dà accesso a lungo corridoio esterno. Damigelle, e famigliari di Beatrice escono dalle prigioni. Sono tutti vestiti a lutto. - D ogni lato sentinelle) No. 12 - Finale Secondo CORO Prega. - Ah! non sia la misera Nel suo pregar turbata. Mai non salì di martire Prece al Signor più grata Né mai più puro spirito Ei contemplò dal cielo, Santo d amor, di zelo, Santo del suo soffrir. Oh! la costanza impavida Onde sfidò i tormenti, Data le sia negli ultimi Terribili momenti! E la virtù che tentano Macchiare i suoi tiranni, Provin gli estremi affanni, Suggelli un pio morir! SCENA NONA (Beatrice esce dalla prigione umilmente vestita, e coi capelli sugli omeri passeggia lentamente e a fatica. Tutti la circondano inteneriti e in silenzio) BEATRICE Nulla diss io… Di sovrumana forza Mi armava il cielo… Io nulla dissi, oh, giòja! Trionfai del dolor. - Perché piangete! Né con me v allegrate? Io moro, o amici! Ma gloriosa, ma di mia virtute Nel manto avvolta. Non così gl iniqui, Che calpestata e afflitta han l innocenza!… Dell iniqua sentenza L universo gli accusi. CORO Ah! sì. BEATRICE Mia morte Filippo infami, e il sangue mio versato Piombi sul traditor, qualunque ei sia, Che dell indegno complice si rese. Dio lo punisca… colla vita. SCENA DECIMA (Agnese dall alto ode le parole di Beatrice, getta un grido e scende rapidamente) AGNESE Ah! TUTTI Agnese! AGNESE Pietà… la mia condanna Non proferir… a piedi tuoi mi lascia Morir d angoscia e di rimorso. BEATRICE Oh! Agnese! Rimorso in te! AGNESE Rimorso eterno. A morte Ti spingo io sola… Io d Orombello ardea. BEATRICE Oh! che dì tu? AGNESE Credea Te la mia rivale… e violai tue stanze, Furai tuoi scritti… e il sangue tuo comprai Coll onor mio… BEATRICE Perfida!… cessa… fuggi Ch io non ti vegga… ch io non sia costretta In quest ora funesta Col cor morente a maledir… AGNESE Oh! arresta… (Odesi dalle torri un flebile suono. Beatrice si scuote) BEATRICE Qual suon! CORO e ANICHINO Un altra vittima L ultimo canto intuona. OROMBELLO (dalle torri) Angiol di pace all anima La voce tua mi suona. Segui, o pietoso, e inspirami Virtù di perdonar… AGNESE Egli… perdona!… (Beatrice vivamente commossa si ap pressa ad Agnese. Segue il canto di Orombello) BEATRICE Con quel perdono, o misera, Ricevi il mio perdono. Salga con queste lagrime A un Dio di pace e amor. AGNESE Ah! la virtù di vivere Da te ricevo in dono… Vivrò, vivrò per piangere Finché si spezzi il cor. ANICHINO e CORO Salga quel pianto al trono D un Dio di pace e amor. (Odesi marcia funebre) BEATRICE Chi giunge? AGNESE Oimè! BEATRICE Lo veggio… Il funebre corteggio… SCENA ULTIMA (Rizzardo con Alabardieri e Uffiziali si presenta sulla gradinata) AGNESE, ANICHINO, CORI E più speme non v è! BEATRICE La mia costanza Non mi togliete. Anche una stilla, e poi Fia vuotato del tutto e inaridito Questo calice amaro. TUTTI E Iddio ritrarlo Dal labbro tuo non può! BEATRICE Mi dié coraggio Per consumarlo Iddio. (Rizzardo s innoltra cogli alabardieri) Eccomi pronta… AGNESE Io più non reggo (sviene) BEATRICE Addio Deh! se un urna è a me concessa Senza un fior non la lasciate, E sovr essa il ciel pregate Per Filippo, e non per me. (Si avvicina ad Agnese svenuta) Raccontate a questa oppressa Che morendo io l abbracciai Che all Eterno il core alzai A implorar per lei mercé. ANICHINO e CORO Oh! infelice! Oh a qual serbate Fur le genti orrendo esempio! Tristo il suolo in cui lo scempio Di tal donna, o Dio, si fe ! BEATRICE Per chi resta il ciel pregate, Per chi resta, e non per me. BEATRICE (ai soldati) Io vi seguo. CORI Deh! un amplesso… Un amplesso concedete… BEATRICE Io vi abbraccio… non piangete… CORI Chi non piange non ha cor. BEATRICE Ah! la morte a cui m appresso È trionfo, e non è pena. Qual chi fugge a sua catena, Lascio in terra il mio dolor. È del Giusto al sommo seggio Ch io già miro e già vagheggio, Della vita a cui m involo Porto solo - il vostro amor. (Beatrice si allontana fra le guardie, si volge dall alto e pronunzia l ultimo Addio.Tutti gli astanti s inginocchiano) CORI Il suo spirto, o ciel, ricevi, E perdona all uccisor. (Cala il sipario) ATTO SECONDO SCENA PRIMA Sala nel castello di Binasco preparata per tener tribunale. Guardie alle porte. Damigelle di Beatrice e Cortigiani No. 7 - Coro d Introduzione DAMIGELLE Lassa! E può il ciel permettere Questo giudizio infame? CORO Ella non può sottrarsene Già cominciò l esame. Possa dinanzi ai giudici Darvi fedele amore Forza e virtù maggiore Che ad Orombel non diè! DAMIGELLE Come! L incauto, il debole Forse al timor cedè? CORO Dal tenebroso carcere, Ove rinchiuso ei venne, Al tribunal terribile Fermo si presentò. Quivi minacce e insidie Intrepido sostenne; Quivi martiri e spasimi, Quanti potea, sfidò. DAMIGELLE Ahi! sventurato! ahi misero! Né i barbari placò! CORO Tratto tre volte in aere, Tre volte in giù sospinto, Sol con profondi gemiti Prima il suo duol mostrò. Quindi spossato e livido, D atro pallor dipinto, China la fronte e mutolo, Esanime sembrò. DAMIGELLE Ahi ferrei cori! Ahi barbari! Tanto il meschin penò? CORO Ma poi che gli occhi languidi Ebbe dischiusi appena… Quando il feroce strazio Anco apprestar mirò… Più non potendo reggere All insoffribil pena Sé confessò colpevole, Complice lei gridò. DAMIGELLE Ahi! sventurata! ahi misera! Niuno salvar la può. Si allontanano SCENA SECONDA Filippo, Anichino, soldati FILIPPO Omai del suo destino arbitra solo Esser deve la legge. ANICHINO E qual v ha legge Che a voi non ceda? - Oh! ve ne prego, o Duca, Per l util vostro. A voi funesto io temo Questo giudizio già ne corse il grido Per le vicine terre, e il popol freme, E lei compiange. FILIPPO Né Filippo il teme. Fino al novello dì sian di Binasco ai soldati Chiuse le porte, né venir vi possa, Né uscirne alcuno. - Allor che il popol veda Quest idol suo di tanto error convinto, Dirà giustizia quel che forza or dice. ANICHINO E chi di Beatrice Retto giudice fia dove l accusa Filippo intenti? FILIPPO Or basta… Omai pon modo al tuo soverchio zelo. Il Consiglio s aduna. ANICHINO (Oh! istante! io gelo. SCENA TERZA Escono i Giudici, e si vanno a collocare ai loro posti. Rizzardo presiede al consiglio. Filippo siede in un seggio elevato. La scena si empie di dame e di cavalieri in mezzo alle dame vedesi Agnese No. 9 - Scena, Coro e Quintetto ANICHINO (O troppo a mie preghiere Sordo Orombello! Fu presago jeri Il mio timor). Va a sedersi anch esso AGNESE (Di mia vendetta è giunta L ora bramata… eppur non sono io lieta, Qual mi sgomenta il cor voce segreta!). SCENA QUARTA Beatrice fra le guardie, e detti GIUDICE Di grave accusa il peso Pende sul capo vostro - A noi d innanzi Vi possiate scolpar! BEATRICE E chi vi diede Di giudicarmi il dritto? Ovunque io volga Gli occhi sorpresi, altro non veggio intorno Che miei vassalli. FILIPPO E il tuo sovran non vedi? Il tradito tuo sposo? BEATRICE Io veggo un empio Che i beneficii miei paga d infamia, L amor mio di vergogna. FILIPPO Amor tu dici Tramar co miei nemici, Ribellarmi i vassalli e far mia corte Campo di tresche oscene Con citaredi, quanto abbietti, audaci, Chiami Filippo amar? BEATRICE Taci, deh! taci. Ferma udir posso ogni altra Accusa tua… ma il cor si scote e freme A sì vil taccia. Oh! non voler, Filippo, De Lascari la figlia, e d un eroe La vedova avvilir. GIUDICE Il reo t accusa Complice tuo. - Venga Orombello. BEATRICE (Oh cielo! La mia virtù sostieni). GIUDICE Eccolo. SCENA QUINTA Orombello fra le guardie, e detti AGNESE (Oh! come Lo ridusse infelice il furor mio!). OROMBELLO A quai nuovi martir tratto son io! GIUDICE Ti rinfranca a noi t appressa. Parla e il ver conferma a lei. Orombello appoggiato sulle guardie s innoltra lentamente BEATRICE Orombello! OROMBELLO (Oh! voce! è dessa… E morire io non potei!). BEATRICE Orombello!! – Oh sciagurato! Dal mentir che hai tu sperato? Viver forse? ah! dove io moro Vita speri da costoro? Tu morrai con me morrai, Ma qual reo, qual traditor. OROMBELLO Cessa, cessa. - Ah tu non sai… Di me stesso io son l orror. Io soffrii… soffrii tortura Cui pensiero non comprende… Non poté la fral natura Sopportar le pene orrende… La mia mente vaneggiava… Il dolor, non io, parlava… Ma qui, teco, al mondo in faccia, Or che morte ne minaccia, Innocente io ti proclamo, Grido perfidi costor. BEATRICE Grazie, o cielo! AGNESE (Oh! mio rimorso!). ANICHINO (L odi o Duca?). FILIPPO (L odo e fremo). GIUDICE Troppo omai tu sei trascorso Bada e trema. OROMBELLO Io più non tremo. Sol ch io mora perdonato Da quest angelo d amor! FILIPPO e GIUDICE V han supplizii, o forsennato, A strapparti il vero ancor. Orombello si strascina verso Beatrice essa gli va incontro e lo regge BEATRICE Al tuo fallo ammenda festi Generosa, inaspettata. Il coraggio mi rendesti, Moro pura ed onorata… Ti perdoni il ciel clemente, Col mio labbro, col mio cor. OROMBELLO Non morrai né ciel, né terra Soffrirà sì nero eccesso. A me stanco in tanta guerra, A me sia morir concesso. Mi offrirò col tuo perdono Lieto innanzi al mio signor. FILIPPO e GIUDICI (In quegli atti, in quegli accenti V ha poter ch io dir non posso, Cederesti ai lor lamenti, Ne saresti o cor commosso? No sottentri a vil pietade Inflessibile rigor). AGNESE e DAMIGELLE (Ah! sul cor, sul cor mi cade Quel compianto e quel dolor). FILIPPO Poi che il reo smentì se stesso, Fia sospesa la sentenza? ANICHINO Sciorgli entrambi è mio pensiero Fia giustizia la clemenza. FILIPPO Sciorgli? AGNESE Oh! gioja! GIUDICI No non puoi, Vuol la legge i dritti suoi. Nuovo esame infra i tormenti Denno in pria subir costor. AGNESE, ANICHINO e DAMIGELLE (Ella pure!). BEATRICE (O iniqui!). OROMBELLO Oh! mostri! Chi porrà su lei le mani? Tuoni pria sui capi vostri, Tuoni il cielo… GIUDICI Si allontani. BEATRICE ai Giudici Deh! un istante… a Filippo Un solo accento Non temer di udir lamento… Sol t avverto… Il ciel ti vede… O Filippo! hai tempo ancor. FILIPPO Va pei rei non v è mercede… Ti abbandono al suo rigor. BEATRICE si volge ad Orombello e a lui si avvicina Vieni, amico… insiem soffriamo A soffrir per poco abbiamo. Il destin per breve pena Ci riserba eterno onor. OROMBELLO Teco io sono. AGNESE (Io reggo appena). ANICHINO (Oh! pietà! si spezza il cor). TUTTI, FILIPPO e GIUDICI Ite entrambi, e poi che il vero rimorso non vi detta, supplizio che vi aspetta. Vi costringa, e strappi il vel. AGNESE e ANICHINO (Chi mi cela al mondo intero?). (O misfatto! ho in core un gel!). BEATRICE Ah! se in terra a tai tiranni È virtude abbandonata, D una vita sventurata È la morte men crudel. OROMBELLO e BEATRICE Di costanza armiamo il core Qui supplizii, onore in ciel. Orombello e Beatrice partono fra le guardie da lati opposti. Il consiglio si scioglie SCENA SESTA Agnese e Filippo. Filippo rimane pensoso, e passeggia a lunghi passi. Agnese si avvicina ad esso tremante No. 10 - Recitativo AGNESE Filippo! FILIPPO Tu! - Ti appressa… D uopo ho d udir tua voce. AGNESE Oh! al cor ti scenda Pietosa sì, che al perdonar lo pieghi. FILIPPO Sei tu che preghi, Agnese! E per chi preghi? Vieni ogni tema sgombra Il regal serto è tuo. AGNESE Serto! Ah! piuttosto Si aspetta a me de penitenti il velo. FILIPPO Agnese! AGNESE Innanzi al cielo, Innanzi al mondo, io rea mi sento… rea Della morte cui danni un innocente. FILIPPO Qual dubbi or volgi, strani dubbi, in mente? Io sol rispondo, io solo Di quel reo sangue - Omai t acqueta, e pensa Che ad altri tu non dei, fuor che all amore, Di Beatrice il soglio. Ritratti. AGNESE Ah! mio Signor!… FILIPPO severamente Ritratti… il voglio. Agnese parte piangendo SCENA SETTIMA Filippo solo, indi Anichino, Dame, Cortigiani No. 11 - Aria di Filippo e Coro FILIPPO Rimorso in lei?… Dove io non ho rimorso Altri lo avrà? - Dove alcun l abbia, il celi Il mostrarlo è accusarmi. Esser tranquillo, Sereno io voglio - E il sono io forse, e il posso! No da terror percosso Mi sento io pur, qual se vicino avessi Terribil larva, qual se udissi intorno Una minaccia rimbombar sul vento - M inganno?… o mi colpi flebil lamento! Porge l orecchio No, non m inganno… è dessa, Ch io non n oda la voce - Oh! chi s appressa! All uscir di Anichino si ricompone ANICHINO Filippo, la duchessa Non confessò… pur la condanna a morte Tutto il consiglio, e il nome tuo sol manca Alla mortal sentenza. Filippo riceve la sentenza FILIPPO Non confessò!! ANICHINO Costante è l innocenza. CORO È in vostra man, signore, Dell infelice il fato Ceda il rigor placato Al grido di pietà. FILIPPO No… si resista… Il decreto fatal si segni alfine… Si appressa al tavolino per segnare la sentenza si arresta Ah! non poss io mi si solleva il crine. Qui mi accolse oppresso, errante, Qui dié fine a mie sventure… Io preparo a lei la scure! Per amor supplizio io do! Ah! mai più d uman sembiante Sostener potrò l aspetto Ah! nel mondo maledetto, Condannato in ciel sarò. CORO (Ella è salva, se un istante Il rimorso udire ei può). FILIPPO Ella viva. Per stracciare la sentenza Qual fragore! Chi si appressa? - Ite - vedete. I cortigiani escono frettolosi DAMIGELLE Crudo inciampo! FILIPPO Ebben? CORO Signore, Alle mura provvedete. Di Facin le bande antiche Si palesano nemiche, Osan chieder la duchessa, E Binasco minacciar. FILIPPO Ed io, vil, gemea per essa! M accingeva a perdonar! Si eseguisca la sentenza. Sottoscrive CORO Ah! Signor pietà, clemenza. FILIPPO Non son io che la condanno È la sua, l altrui baldanza. Empia lei, non me tiranno Alla terra io mostrerò. (Cada alfine, e tronco il volo Sia così di sua fidanza. Un sol trono, un regno solo Vivi entrambi unir non può). CORO (Ah! per lei non v ha speranza. Il destin l abbandonò). Partono SCENA OTTAVA Vestibolo terreno che mette alle prigioni del castello. Grand arco a cui si ascende per una gradinata e dà accesso a lungo corridoio esterno. Damigelle, e famigliari di Beatrice escono dalle prigioni. Sono tutti vestiti a lutto. - D ogni lato sentinelle No. 12 - Finale Secondo CORO Prega. - Ah! non sia la misera Nel suo pregar turbata. Mai non salì di martire Prece al Signor più grata Né mai più puro spirito Ei contemplò dal cielo, Santo d amor, di zelo, Santo del suo soffrir. Oh! la costanza impavida Onde sfidò i tormenti, Data le sia negli ultimi Terribili momenti! E la virtù che tentano Macchiare i suoi tiranni, Provin gli estremi affanni, Suggelli un pio morir! SCENA NONA Beatrice esce dalla prigione umilmente vestita, e coi capelli sugli omeri passeggia lentamente e a fatica. Tutti la circondano inteneriti e in silenzio BEATRICE Nulla diss io… Di sovrumana forza Mi armava il cielo… Io nulla dissi, oh, giòja! Trionfai del dolor. - Perché piangete! Né con me v allegrate? Io moro, o amici! Ma gloriosa, ma di mia virtute Nel manto avvolta. Non così gl iniqui, Che calpestata e afflitta han l innocenza!… Dell iniqua sentenza L universo gli accusi. CORO Ah! sì. BEATRICE Mia morte Filippo infami, e il sangue mio versato Piombi sul traditor, qualunque ei sia, Che dell indegno complice si rese. Dio lo punisca… colla vita. SCENA DECIMA Agnese dall alto ode le parole di Beatrice, getta un grido e scende rapidamente AGNESE Ah! TUTTI Agnese! AGNESE Pietà… la mia condanna Non proferir… a piedi tuoi mi lascia Morir d angoscia e di rimorso. BEATRICE Oh! Agnese! Rimorso in te! AGNESE Rimorso eterno. A morte Ti spingo io sola… Io d Orombello ardea. BEATRICE Oh! che dì tu? AGNESE Credea Te la mia rivale… e violai tue stanze, Furai tuoi scritti… e il sangue tuo comprai Coll onor mio… BEATRICE Perfida!… cessa… fuggi Ch io non ti vegga… ch io non sia costretta In quest ora funesta Col cor morente a maledir… AGNESE Oh! arresta… Odesi dalle torri un flebile suono. Beatrice si scuote BEATRICE Qual suon! CORO e ANICHINO Un altra vittima L ultimo canto intuona. OROMBELLO dalle torri Angiol di pace all anima La voce tua mi suona. Segui, o pietoso, e inspirami Virtù di perdonar… AGNESE Egli… perdona!… Beatrice vivamente commossa si ap pressa ad Agnese. Segue il canto di Orombello BEATRICE Con quel perdono, o misera, Ricevi il mio perdono. Salga con queste lagrime A un Dio di pace e amor. AGNESE Ah! la virtù di vivere Da te ricevo in dono… Vivrò, vivrò per piangere Finché si spezzi il cor. ANICHINO e CORO Salga quel pianto al trono D un Dio di pace e amor. Odesi marcia funebre BEATRICE Chi giunge? AGNESE Oimè! BEATRICE Lo veggio… Il funebre corteggio… SCENA ULTIMA Rizzardo con Alabardieri e Uffiziali si presenta sulla gradinata AGNESE, ANICHINO, CORI E più speme non v è! BEATRICE La mia costanza Non mi togliete. Anche una stilla, e poi Fia vuotato del tutto e inaridito Questo calice amaro. TUTTI E Iddio ritrarlo Dal labbro tuo non può! BEATRICE Mi dié coraggio Per consumarlo Iddio. Rizzardo s innoltra cogli alabardieri Eccomi pronta… AGNESE Io più non reggo sviene BEATRICE Addio Deh! se un urna è a me concessa Senza un fior non la lasciate, E sovr essa il ciel pregate Per Filippo, e non per me. Si avvicina ad Agnese svenuta Raccontate a questa oppressa Che morendo io l abbracciai Che all Eterno il core alzai A implorar per lei mercé. ANICHINO e CORO Oh! infelice! Oh a qual serbate Fur le genti orrendo esempio! Tristo il suolo in cui lo scempio Di tal donna, o Dio, si fe ! BEATRICE Per chi resta il ciel pregate, Per chi resta, e non per me. BEATRICE ai soldati Io vi seguo. CORI Deh! un amplesso… Un amplesso concedete… BEATRICE Io vi abbraccio… non piangete… CORI Chi non piange non ha cor. BEATRICE Ah! la morte a cui m appresso È trionfo, e non è pena. Qual chi fugge a sua catena, Lascio in terra il mio dolor. È del Giusto al sommo seggio Ch io già miro e già vagheggio, Della vita a cui m involo Porto solo - il vostro amor. Beatrice si allontana fra le guardie, si volge dall alto e pronunzia l ultimo Addio.Tutti gli astanti s inginocchiano CORI Il suo spirto, o ciel, ricevi, E perdona all uccisor. Cala il sipario Bellini,Vincenzo/Beatrice di Tenda
https://w.atwiki.jp/asakuriseries/pages/211.html
Apples of Eden(エデンの果実) La Prima Civiltà, una razza di esseri avanzati che precedettero gli esseri umani, lasciò tracce della loro tecnologia sparse in tutto il mondo. Tra la Confraternita degli Assassini e l Ordine dei Templari, queste reliquie sono chiamate "Frutti dell Eden". 第一文明人は、人類よりはるか以前に存在した先進的な種族であり、彼らの技術の痕跡は世界中に残された。 アサシン教団とテンプル騎士団の間でこれらの遺物は「エデンの果実」と呼ばれる。 I più ambiti di questi sono le Mele di Eden, strumenti versatili che fungevano da depositi di conoscenza della Prima Civiltà, ma vennero principalmente utilizzati soprattutto come dispositivi di controllo. Coloro che Vennero Prima crearono originariamente le Mele come mezzo per garantire sottomissione dell umanità controllando i pensieri, le emozioni ed il comportamento dei loro servitori umani. エデンの果実は、第一文明によって蓄積された知識のたまものであり、主に汎用的な制御装置として使用されていた。 かつて存在した彼らは、奴隷である人類の思考、感情、行動を制御することによって、人類をコントロールする力を手にする手段としてエデンの果実を作り出した。 La struttura genetica del genere umano fu specificamente progettata per rispondere al potere della Mela. Ironia della sorte, portò anche ad una rivolta di schiavi, in cui due esseri umani conosciuti come Adamo ed Eva recuperarono una Mela e la utilizzarono per innescare una ribellione umana contro i loro padroni. そのため、人類の遺伝的構造は、エデンの果実の力に対応するように設計されている。 皮肉にもアダムとイブによって果実は奪われたあげく、その二人が人類蜂起の引き金となり、主人に対して奴隷の反乱がもたらされた。 Secoli dopo, il potere delle Mele di controllare le menti degli uomini fu riconosciuto dall Ordine dei Templari, che iniziò una caccia per le Mele e altri Frutti dell Eden che continua ancora oggi. Una Mela dell Eden doveva essere l elemento centrale del satellite Eye-Abstergo, un piano Templare che prevedeva di utilizzare una serie di satelliti per il controllo della Terra. 数世紀を経て、人間の心を支配するエデンの果実の力はテンプル騎士団によって再び発見され、現在なおも続く「エデンの果実」を含む遺物の発掘が開始された。 エデンの果実は、地球規模で人類を制御するために計画された衛星であるアブスターゴの目で使用するため、テンプル騎士団の最優先事項となった。 Si sa che esistono almeno cinque Mele dell Eden, e ce ne potrebbero essere altre ancora nascoste nel mondo. エデンの果実は少なくとも5つ存在していることが知られており、世界には未だ隠された他の果実が存在しているかもしれない。 ◆ ◆ ◆ ▲Page Top
https://w.atwiki.jp/pocketplanes/pages/276.html
NORILSK [ノリリスク] NORILSK は ASIA に位置する人口約 0.17 millionの都市。 NORILSK Airportは Class 1 の空港。 “THE NICKEL DEPOSITS OF NORILSK-TALNAKH ARE THE LARGEST NICKEL-COPPER-PALLADIUM DEPOSITS IN THE WORLD.” OPEN(coins) 1875coins 宣伝(coins) 11875coins レベル1 レベル2 レベル3 アップグレードコスト(coins) - 3750 5625 LAYOVERS 5 10 15 CLOSE時の払戻(coins) 937 2812 5625 空港 一覧 AFRICA [アフリカ] AL FASHIR・ALGIERS・BAMAKO・BEIRA・BENGHAZI・CAIRO・CAPE TOWN・CASABLANCA・DAKAR・DJIBOUTI・DURBAN・HARARE・IN SALAH・JOHANNESBURG・JUBA・KADUNA・KAMPALA・KANANGA・KHARTOUM・KINSHASA・KISANGANI・LAGOS・LILONGWE・LIVINGSTONE・LOBITO・MAHAJANGA・MOGADISHU・MOMBASA・MONROVIA・NAIROBI・PORT ELIZABETH・PORT SUDAN・TIMBUKTU・TRIPOLI・WINDHOEK・ZANZIBAR ASIA [アジア] ADEN・AHMEDABAD・ANADYR・BAGHDAD・BANGALORE・BANGKOK・BEIJING・BUTWAL・CEBU・CHENGDU・DELHI・DHAKA・GUANGZHOU・HANOI・HARBIN・HONG KONG・HYDERABAD・ISTANBUL・JAKARTA・JERUSALEM・KABUL・KANDAHAR・KARACHI・KOLKATA・KUCHING・KUWAIT CITY・LHASA・MAGADAN・MANILA・MUMBAI・MUSCAT・NAGASAKI・NANPING・NORILSK・NOVOSIBIRSK・OSAKA・PADANG・PALU・PEVEK・PORT MORESBY・RANGOON・RIYADH・SAPPORO・SENDAI・SEOUL・SHANGHAI・SHENYANG・SINGAPORE・TAIPEI・TEHRAN・TIKSI・TOKYO・ULAN BATOR・URUMQI・VLADIVOSTOK・XI AN・XINING・YAKUTSK・YINCHUAN EUROPE [ヨーロッパ] AMSTERDAM・ATHENS・BARCELONA・BEIRUT・BELFAST・BELGRADE・BERGEN・BERLIN・BERN・BORDEAUX・BRUSSELS・BUCHAREST・COPENHAGEN・CORDOBA(SPAIN)・GLASGOW・HAMMERFEST・HELSINKI・KIEV・LISBON・LONDON・LULEA・LYON・MADRID・MANCHESTER・MINSK・MOSCOW・MUNICH・MURMANSK・NAPLES・OSLO・OULU・PARIS・PERM・PRAGUE・REYKJAVIK・RIGA・ROME・ST.PETERSBURG・STOCKHOLM・TBILISI・TRONDHEIM・VENICE・VIENNA・VOLGOGRAD・WARSAW NORTH AMERICA [北アメリカ] ANCHORAGE・ATLANTA・BARROW・BISMARCK・BOSTON・CALGARY・CANCUN・CHARLESTON・CHICAGO・CHIHUAHUA・CINCINNATI・DALLAS・DENVER・DETROIT・EDMONTON・FAIRBANKS・GOOSE BAY・GUATEMALA・HAVANA・HILO・HONOLULU・HOUSTON・INUVIK・IQALUIT・JUNEAU・KANSAS CITY・KETCHIKAN・LAS VEGAS・LOS ANGELES・MEXICO CITY・MIAMI・MINNEAPOLIS・MONTERREY・MONTREAL・NEW ORLEANS・NEW YORK・NOME・NUUK・OAXACA・ORLANDO・OTTAWA・PANAMA CITY・PHILADELPHIA・PHOENIX・PORTLAND・QUEBEC・SALT LAKE CITY・SAN DIEGO・SAN FRANCISCO・SAN JOSE・SANTO DOMINGO・SASKATOON・SEATTLE・SPOKANE・ST.LOUIS・THUNDER BAY・TORONTO・VANCOUVER・WASHINGTON DC・WHITEHORSE・WINNIPEG・YELLOWKNIFE SOUTH AMERICA [南アメリカ] ARAGUAINA・ASUNCION・BARILOCHE・BELEM・BOGOTA・BRASILIA・BUENOS AIRES・CAMPO GRANDE・CARACAS・CORDOBA(ARGENTINA)・CUIABA・CUZCO・EASTER ISLAND・FORTALEZA・GEORGETOWN・IQUITOS・LA PAZ・LIMA・MANAUS・PORTO VELHO・PUNTA ARENAS・QUITO・RECIFE・RIO DE JANEIRO・SALVADOR・SANTIAGO・SAO PAULO・TERESINA OCEANIA [オセアニア] ADELAIDE・ALICE SPRINGS・AUCKLAND・BRISBANE・BROKEN HILL・BROOME・CAIRNS・CHRISTCHURCH・DARWIN・GERALDTON・HOBART・KALGOORLIE・KATHERINE・MELBOURNE・MOUNT ISA・NEWMAN・PERTH・PORT HEDLAND・ROCKHAMPTON・SYDNEY・WELLINGTON
https://w.atwiki.jp/nostradamus/pages/1671.html
sort は現代フランス語では「運命」「籤」「まじない」などの意味。中期フランス語では「魔術、呪詛」(sortilège)、「魔法使い」(sorcier)、「元金」(le capital)、「総額」(montant)などの意味もあった(*1)。古フランス語では「予言」(prédiction)、「投票、議決」(suffrage, décision)などの意味もあった(*2)。 登場箇所 詩百篇第1巻81番 詩百篇第3巻48番(未作成) 詩百篇第3巻66番(未作成) 詩百篇第6巻18番 詩百篇第9巻77番 詩百篇第10巻45番(未作成) ※記事へのお問い合わせ等がある場合、最上部のタブの「ツール」>「管理者に連絡」をご活用ください。
https://w.atwiki.jp/vket/pages/350.html
いらっしゃいませ、お客様。 Vket Plazaの案内をご所望ですか? 当施設は、ショッピングからお食事、エンターテイメントまで、あらゆる体験をまとめた複合商業施設です。 様々な“ワールド”にまたがって存在する当施設は、時節や世界観に添った“催事”によって、姿を変えます。 お一人でもご家族でもお友達同士でも――どんな楽しみ方でもできるよう、新鮮な体験をご提供させていただいております。 現在、当施設はワールド間の路線を“旅”する移行期間――Express Mode。 Vket Plazaと一緒に、新たな地への旅路をお楽しみ下さい。 【VRChatワールドリンク】 ・Vket2022W VketPlaza -Express Mode- Xmas-Deco 【カタログページ】 【サークル一覧】
https://w.atwiki.jp/psmovie/pages/313.html
Fujimura (Saizen,sai) 制作一覧 ApSs1st CV「IG-UNITE」 Encore Arrival ES+FD ES紅白 Evolving Spinners Penspent Collaboration Video(SAIZEN edit) JapEn 3rd 予告編 JapEn 4th JEBCHAT祭り CV(SAIZEN Edit) Saz ect Saz ect Star Drive Sazect_F WLPSオフ 1st なかよしーぶい 出演一覧 CP-1 3rd Encore Arrival ES紅白 Evolving Spinners Penspent Collaboration Video(RYO edit) Evolving Spinners Penspent Collaboration Video(SAIZEN edit) Hotel HigeNeko CV JapEn 2nd JapEn 3rd JapEn 4th JEBCHAT祭り CV(GO_ONE Edit) JEBCHAT祭り CV(SAIZEN Edit) Pen Giga Zero 2nd CV Pen Giga Zero 3rd CV PenIllusion 2nd Pesp 1st PSN 4th PTSL 4.5th PTSL 5.5th RMX + Evolving Spinners Collaboration Video RYO 2nd Saz ect Saz ect Star Drive Sazect_F Skyper No.5 SpinningParty SpinningParty Ⅱ SPSL 5th SPSL 6th Suzaku s CV 1st WCDS1.5 WCDS1st WLPS 2nd WLPS 3rd WLPSオフ 1st なかよしーぶい ふゆのかい 1st
https://w.atwiki.jp/oper/pages/3468.html
ATTO QUARTO Il salotto di Zazà come nel secondo atto. (Anaide seduta presso al tavolo. Malardot inquieto in piedi vicino a lei) ▼MALARDOT▲ Così, nessuna nuova? ▼ANAIDE▲ Forse verrà più tardi; non so… qualche disgrazia forse? Dio ce ne guardi! ▼MALARDOT▲ Non si dovea lasciarla allontanare nemmen di quattro passi! Con quei nervi, vi pare…?! Ora mi avete messo in un impiccio serio! mi mangio il meglio degli incassi per ogni suo capriccio!! Jeri sera, ad esempio hanno imparato che Zazà non cantava… e m’han piantato! ▼ANAIDE▲ (balzando in piedi) Qualcuno! s’apre l’uscio… È lei…! (Anaide scompare, correndo incontro e poscia rientra in iscena con Zazà, che camminando quasi automaticamente, traversa la stanza senza vedere Malardot. Zazà si getta sulla sedia presso al tavolo come oppressa; Malardot destra impacciato. Dalla destra in fondo entrano Cascart e Natalia che rapidamente sembra mettere Cascart al corrente dell’avvenuto a Parigi) ▼ANAIDE▲ (accompagnando Zazà) Figliuola mia! Mia Zazà…! ▼ZAZÀ▲ (sedendo) Buondì, mamma… ▼ANAIDE▲ (riprende una sedia e siede come per cominciare un lungo discorso) Che orribile agonia! Ma tu ci darai subito notizie… Stavo in pena… ▼ZAZÀ▲ Oh no, mamma, non posso… Mi reggo in piedi appena tutta notte ho vegliato… Racconterò… ma dopo! ▼ANAIDE▲ (insistendo) Vorrei… ▼ZAZÀ▲ Lasciami in pace. (volgendosi scorge Malardot – irritata e sorpresa) Voi qui! per quale scopo? ▼MALARDOT▲ (imbarazzato) Io… venivo a sentire… ▼ZAZÀ▲ (amaramente) Oh! già lo so!… se canto?!!! Voi pagate! Che importa a voi se ho il cuore infranto! se sono inferma e stanca?! La tasca delle imprese ci mette anche le lagrime… sul conto delle spese! Sì, canterò…! (levandosi, ad Anaide) Ma portalo, mamma, lontan di qua! ▼MALARDOT▲ (scusandosi) Io non pensavo… ▼ZAZÀ▲ (a Malardot) Andate… (a Anaide) Mamma… va via! va… va… (Anaide esce con Malardot. Zazà ricade spossata sul canapè) ▼NATALIA▲ (a Cascart, dolcemente) Signore! è adesso la vostra volta… ditele qualche – mite parola… se voi non siete chi la consola? ▼CASCART▲ (un po’ risentito, bonariamente, avanzando) Che debbo dirle – se non m’ascolta? ▼ZAZÀ▲ (supplichevole) Ah, tu non puoi, Cascart, dire così… i tuoi consigli io seguirò… Sei tu ch’io stimo! Oh, mio Cascart, non reggo più… perdo la testa! Che far debbo?… Di’!? (Natalia esce dalla sinistra) ▼CASCART▲ (commosso) Zazà, piccola zingara, schiava d’un folle amore, tu non sei giunta al termine ancor del tuo dolore! Quanto convien di lacrime che sul tuo volto scenda pria che il tuo solo ed umile pellegrinar riprenda! Tu lo credesti libero… or la speranza è spenta… Ora sei tu la libera, e il tuo dover rammenta! Ahi! del sognato idillio sparve l’incanto a un tratto! una manina d’angelo indietreggiar t’ha fatto! ▼ZAZÀ▲ (come mormorando) Ah, quella figlia… ▼CASCART▲ Piangi la pace tua svanita… Ma rammenta che un altro dovere hai nella vita Quell’uomo ha una famiglia… Rendilo! ▼ZAZÀ▲ Abbandonarlo? ▼CASCART▲ È tuo dovere rendilo! Che?… Non vorresti farlo? ▼ZAZÀ▲ Ciò non dissi… ▼CASCART▲ Che pensi? ▼ZAZÀ▲ Nulla… che lo farò… dovessi anche morire… oggi. Gli parlerò… ▼CASCART▲ No! non vorrai riceverlo? ti rovini!… ▼ZAZÀ▲ Ha promesso di tornare oggi! ▼CASCART▲ Pazza tu, che glie l’hai concesso! Pazza le mille volte!… Se lo vedi… sei persa! Scrivigli… se gli scrivi la cosa è assai diversa… Egli sen va… tu all’arte ritorni come pria… ▼ZAZÀ▲ Non sarebbe cortese… ▼CASCART▲ (brutale) Parli di cortesia?! Qui si tratta di moglie, di figlia, di dovere! ▼NATALIA▲ (entrando in fretta) Oh signora, signora… Venitelo a vedere… il signor Milio è all’angolo della via… ▼ZAZÀ▲ (corre alla finestra) Milio! ▼NATALIA▲ È là; ei conversa ridendo con il signor Courtois. ▼ZAZÀ▲ (con gioja delirante) Mio Cascart, ti ringrazio dei tuoi consigli… di… li seguirò… ma parti, ch’ei non ti trovi qui… va… va… ▼CASCART▲ Men vo Ma presto su te discenderà l’ora del pentimento!… Ahi povera Zazà!… (esce) ▼ZAZÀ▲ Natalia, guarda! si vede che ho pianto? ▼NATALIA▲ Anzi non fosti mai bella così! ▼ZAZÀ▲ La colazione preparagli intanto… (osservando intorno) Dio! quale orrendo disordine, qui! Ei che a Parigi ha quel ricco salotto…! (volgendosi) Sulla poltrona m’hai lasciato il busto?! (accenna il tavolo) Vedi; quel pajo di scarpe là sotto! ▼NATALIA▲ (prendendo il busto e le scarpe) Siam giunte or ora, poi! mi sembra giusto! ▼ZAZÀ▲ Taci…! la polvere… sul pianoforte! l’accappatojo sul paravento… (si serve deIl’accappatojo per pulire il piano. – Scampanellata Zazà si rivolge) E quel cappello… (indicando quello sulla campana dell’orologio. Natalia sempre tenendo le scarpe e il busto corre a cercare il cappello quando si volta, Zazà le getta l’accappatojo; allora Natalia va a gettar tutto nello spogliatojo, ne chiude la porta e corre a destra ad aprire a Milio) ▼ZAZÀ▲ (dando un ultimo sguardo) Per buona sorte tutto è a suo posto… Dio! che momento! (Milio appare sulla porta) Eccoti, amore e vita! Deh, ch’io ti guardi e baci oh, t’amo ancor ti stringono le braccia mie tenaci! ▼MILIO▲ (abbracciandola) Che hai? perché m’abbracci sì forte, stamattina? ▼ZAZÀ▲ Oh, il cattivo! io son sempre uguale a te vicina! ▼MILIO▲ No conosco i tuoi baci; so del tuo amore immenso (Natalia prepara la tavola) T’amo troppo, e il mistero indovinare io penso! ▼ZAZÀ▲ (in un abbraccio lungo) M’ami troppo? Mai quanto basta!… Ti par tedioso l’umor mio?… E che ho fatto un sogno tormentoso! Tu non m’amavi più… non ti vedevo più… Dei dolci tempi andati, dei baci innumerati, del nostro amor che fu, altro non rimanca che una parola… anzi due voci e una minaccia sola Mai più! E ridestandomi – ancor ti vedo! m’ami, ai tuoi baci – ancora io credo! Come felice, – Milio, mi fai… lasciami piangere… ▼MILIO▲ (asciugandole gli occhi) Zazà, che hai? ▼ZAZÀ▲ Nulla i miei nervi! solita storia! Non ti dar pena … facciam baldoria! Vogliamo ridere … far vita lieta… Hai appetito? ▼MILIO▲ Come un poeta! ▼ZAZÀ▲ (gridando a Natalia) Presto! servi! E tu siediti, come sedesti, qui, all’indomani della Rivista di Bussy… (Natalia serve. Zazà fingendo calma ed allegria) Come la prima volta!… Che notizie mi porti da Parigi? ▼MILIO▲ (allegro) Le solite le nascite, le morti, le corse… oh! mi scordavo; i cani ammaestrati al circo! ▼ZAZÀ▲ (interrogando ansiosa) E ci sei stato? ▼MILIO▲ Cioè ci siamo stati! ▼ZAZÀ▲ (contenendosi) Ci siete stati!… ▼MILIO▲ Avevo due miei amici meco… ▼ZAZÀ▲ (fissandolo seria) Due amici? ▼MILIO▲ Che hai?… Mi fissi e mi fai l’eco! ▼ZAZÀ▲ Nulla; pensavo che sono felici di venire a teatro con te; quei tuoi amici! Zazà, tu non la prendi, Zazà!… ▼MILIO▲ Tu hai ragione… Vuoi? stasera… ▼ZAZÀ▲ (vivamente) Ah, davvero? ▼MILIO▲ Ho visto il cartellone che annuncia una commedia… Quindici giorni fa ero… ▼ZAZÀ▲ (interrompendo) Con un amico… ▼MILIO▲ Ero… ▼ZAZÀ▲ (come sopra) Alle « Varietà ». ▼MILIO▲ (fissandola) Che hai? ▼ZAZÀ▲ Sono nervosa… Cascart jeri è venuto a propormi Marsiglia… ed io non ho voluto… ▼MILIO▲ Perché? ▼ZAZÀ▲ Non hai affari laggiù da quelle parti… ▼MILIO▲ Ed io delle scritture non voglio più privarti… Il mio viaggio… ▼ZAZÀ▲ (scattando, si alza e passeggia nervosa) Alfine!!… Eccolo il gran discorso!! Morivi se di nuovo non lo mettevi in corso!! Il tuo viaggio!!! invero che ci mancava questo!… ▼MILIO▲ Via, ti calma, bambina sai che ritorno presto… fra tre o quattro mesi… ▼ZAZÀ▲ O cinque, o sei… Che fa? Misura forse il tempo la gelosia?! ▼MILIO▲ (con rimprovero) Zazà… tu sai che parto solo! ▼ZAZÀ▲ (si volge impetuosa) Solo? Tu menti! Vai… bugiardo! Con tua moglie parti!!… ▼MILIO▲ (levandosi sorpreso) Mia moglie!… Sai?!… (Ricade seduto. Un silenzio) ▼ZAZÀ▲ Ebbene, si, so tutto! Che hai moglie… che mi fuggi! (un silenzio) Senti; io non vo’ dolermi di ciò tu non sapevi il futuro… Mi dolgo di ciò che in me distruggi! So che nel mio destino entrar tu non dovevi! Perché m’hai tanto amata!… Perché!… ▼MILIO▲ Zazà! ▼ZAZÀ▲ Ah! no; tu non avevi il diritto di fare tutto ciò! La mia vita era quella che tu sai… io sorridevo… non pensavo al male… tu m’apparisti allora… e t’adorai, dolce amor mio fatale! E sognai di passar lieta al tuo fianco, una vita d’amor rigenerata! e mi vedevo già col crine bianco sposa e madre adorata!… Come tornar qual fui, dopo tal sogno?! del mio passato io stessa mi vergogno!! No, tu dovevi dir la verità… Che non t’avrei amato… allor!… ▼MILIO▲ Zazà! ▼ZAZÀ▲ (cade tra le braccia di Milio, piangendo) No! tu lo sai ch’io mento; che t’avrei sempre amato! eri il mio solo ed unico amor predestinato! Ma mi dovevi, o Milio, il pianto risparmiare d’una felicità… che non potevi dare! (Cade sul canapè piangendo a dirotto. Milio è presso a lei) ▼MILIO▲ Zazà, tu mi rimproveri d’averti troppo amata? Forse io potea riflettere? Tu mi domandi ciò! La tua carezza prima forse m’hai tu negata? Forse potevo amarti diversamente? No! Dimmi ho avuta la forza io di lasciarti? di fuggire lontano!… Io sono qui, presso le labbra tue, chino a baciarti, a desiarti, come il primo dì! No! mia colpa non è. Eravam nati l’uno per l’altra era fatalità! bisognava non essersi incontrati, per non volersi bene, o mia Zazà! (A poco a poco egli si è seduto su di una sedia dietro il divano, e a questo punto Zazà, piegandosi indietro, si trova fra le sue braccia, piangendo) ▼ZAZÀ▲ (in lacrime, perdutamente) Sì! sì! ▼MILIO▲ (susurrando, tenendola tra le braccia) Tu sei buona; m’hai tanto adorato… ▼ZAZÀ▲ E sempre t’adoro…! ▼MILIO▲ Tuo sempre son stato! lo sai…! ▼ZAZÀ▲ So che parti… mi lasci… ▼MILIO▲ Ma torno!… ▼ZAZÀ▲ Amor che finisce non ha più ritorno! ▼MILIO▲ Che pensi? ▼ZAZÀ▲ (risoluta) Non torni!… L’ha detto… Totò!… ▼MILIO▲ (levandosi bruscamente) Totò!!… Tu hai veduta mia figlia!! ▼ZAZÀ▲ Sì… ▼MILIO▲ No… Smentisci! Ma dove? (silenzio) Ma dove? ▼ZAZÀ▲ Da te! ▼MILIO▲ Sei stata a Parigi?! sei stata da me?! ▼ZAZÀ▲ Sì… ▼MILIO▲ Hai visto mia moglie? ▼ZAZÀ▲ L’ho vista! ▼MILIO▲ Hai parlato? ▼ZAZÀ▲ Sì!… ▼MILIO▲ Questo delitto hai compiuto? Hai osato…! ▼ZAZÀ▲ (levandosi diritta, terribile) Io! … perché no? ▼MILIO▲ (con furore crescente) Che hai detto? che hai fatto, malaccorta! ▼ZAZÀ▲ Nulla! Ma s’io son quella che adori,… che t’importa? ▼MILIO▲ Che le hai detto? hai potuto la pace sua turbare? ▼ZAZÀ▲ Ah, come l’ami! Vedi l’ami! non puoi negare!! ▼MILIO▲ (cercando scuse) È mia moglie… e tu sei… ▼ZAZÀ▲ (fra l’ira e i singhiozzi) Lo so!… sono un piaga putrida, che tu celi giù nel tuo cuor profondo! Lo, so; sono una stolta che col suo pianto paga il marchio dell’infamia che la segnò nel mondo! «Mia moglie!» quando hai detto «mia moglie» hai detto tutto! Va, che mi bolle il sangue! Non vale il mio più brutto costume di cantante, quella tua donna!… Va! ▼MILIO▲ (folle) Tu osi…! ▼ZAZÀ▲ Oso!! Le ho detta tutta la verità! ▼MILIO▲ Le hai parlato? Ah, l’infame! Tu non le hai detto… ▼ZAZÀ▲ Ho detto tutto sì, tutto! I nostri baci, l’ardente affetto, le notti innamorate; sai? le follie!… Che sei mio, tutto mio!… ▼MILIO▲ (l’afferra come per batterla, poi la getta a terra, urlando) Sgualdrina! ▼ZAZÀ▲ (a terra) Ah, come l’ami, lei!!! (silenzio) ▼MILIO▲ (tremante di rabbia, con voce soffocata, mentre prende il soprabito ed il cappello) Ed ora io mi domando come, vicino a te, potei scordar la dolce mia buona creatura; come insozzare il nome mio, ch’ella porta, e me in quell’immondo amplesso della tua carne impura! (Zazà poco a poco si alza e si ritrae verso il caminetto a sinistra) Oh! tu m’hai ben guarito dalla fatal follia! Ora chi sei conosco; so il fondo dei tuo cor! e al rientrar domani nella dimora mia, d’averti conosciuta mi resterà il rossor! (Va a passo concitato sino alla porta a destra) ▼ZAZÀ▲ (in uno sforzo ultimo) Basta! non più! Ritorna pur nella tua dimora vi troverai la pace… ▼MILIO▲ (che stava per uscire, ritornando indietro vivamente) Che? ▼ZAZÀ▲ Nulla io dissi… ▼MILIO▲ Allora, Zazà, perché mentire? ▼ZAZÀ▲ Nulla han saputo… Io sola (senza voce) or so quanto volevo…! ▼MILIO▲ Zazà, una parola! ▼ZAZÀ▲ Tua moglie… tu l’ami… mi basta! ▼MILIO▲ (appressandosi) Zazà! ▼ZAZÀ▲ Va via! vorrei dirti che t’odio e ti sprezzo! Non posso ma parti mi metti ribrezzo… Va… taci… (lo respinge) ▼MILIO▲ (dopo un istante di lotta, disperatamente) Ah!?! (Fugge) (Un silenzio) ▼ZAZÀ▲ Che ho fatto? (corre alla porta) Egli parte! egli va? Non torna indietro… (esce correndo nell’anticamera e la si sente gridare) Milio! Milio! (nessuna risposta. Rientra) Ed io l’ho scacciato! (Un’idea) Ah! posso, richiamarlo! (corre alla finestra) Dio! (chiama) Milio!! (Un lampo di speranza) S’è voltato!… (disillusa) No… (chiamando più forte) Milio! torna! Milio… (Lo segue coll’occhio come nell’Atto II) È all’angolo… È sparito! (disperata) Sparito! E non ritorna… mai più! mai più! Tutto è finito! (Cade seduta sui gradini della finestra piangendo) ATTO QUARTO Il salotto di Zazà come nel secondo atto. Anaide seduta presso al tavolo. Malardot inquieto in piedi vicino a lei MALARDOT Così, nessuna nuova? ANAIDE Forse verrà più tardi; non so… qualche disgrazia forse? Dio ce ne guardi! MALARDOT Non si dovea lasciarla allontanare nemmen di quattro passi! Con quei nervi, vi pare…?! Ora mi avete messo in un impiccio serio! mi mangio il meglio degli incassi per ogni suo capriccio!! Jeri sera, ad esempio hanno imparato che Zazà non cantava… e m’han piantato! ANAIDE balzando in piedi Qualcuno! s’apre l’uscio… È lei…! Anaide scompare, correndo incontro e poscia rientra in iscena con Zazà, che camminando quasi automaticamente, traversa la stanza senza vedere Malardot. Zazà si getta sulla sedia presso al tavolo come oppressa; Malardot destra impacciato. Dalla destra in fondo entrano Cascart e Natalia che rapidamente sembra mettere Cascart al corrente dell’avvenuto a Parigi ANAIDE accompagnando Zazà Figliuola mia! Mia Zazà…! ZAZÀ sedendo Buondì, mamma… ANAIDE riprende una sedia e siede come per cominciare un lungo discorso Che orribile agonia! Ma tu ci darai subito notizie… Stavo in pena… ZAZÀ Oh no, mamma, non posso… Mi reggo in piedi appena tutta notte ho vegliato… Racconterò… ma dopo! ANAIDE insistendo Vorrei… ZAZÀ Lasciami in pace. volgendosi scorge Malardot – irritata e sorpresa Voi qui! per quale scopo? MALARDOT imbarazzato Io… venivo a sentire… ZAZÀ amaramente Oh! già lo so!… se canto?!!! Voi pagate! Che importa a voi se ho il cuore infranto! se sono inferma e stanca?! La tasca delle imprese ci mette anche le lagrime… sul conto delle spese! Sì, canterò…! levandosi, ad Anaide Ma portalo, mamma, lontan di qua! MALARDOT scusandosi Io non pensavo… ZAZÀ a Malardot Andate… a Anaide Mamma… va via! va… va… Anaide esce con Malardot. Zazà ricade spossata sul canapè NATALIA a Cascart, dolcemente Signore! è adesso la vostra volta… ditele qualche – mite parola… se voi non siete chi la consola? CASCART un po’ risentito, bonariamente, avanzando Che debbo dirle – se non m’ascolta? ZAZÀ supplichevole Ah, tu non puoi, Cascart, dire così… i tuoi consigli io seguirò… Sei tu ch’io stimo! Oh, mio Cascart, non reggo più… perdo la testa! Che far debbo?… Di’!? Natalia esce dalla sinistra CASCART commosso Zazà, piccola zingara, schiava d’un folle amore, tu non sei giunta al termine ancor del tuo dolore! Quanto convien di lacrime che sul tuo volto scenda pria che il tuo solo ed umile pellegrinar riprenda! Tu lo credesti libero… or la speranza è spenta… Ora sei tu la libera, e il tuo dover rammenta! Ahi! del sognato idillio sparve l’incanto a un tratto! una manina d’angelo indietreggiar t’ha fatto! ZAZÀ come mormorando Ah, quella figlia… CASCART Piangi la pace tua svanita… Ma rammenta che un altro dovere hai nella vita Quell’uomo ha una famiglia… Rendilo! ZAZÀ Abbandonarlo? CASCART È tuo dovere rendilo! Che?… Non vorresti farlo? ZAZÀ Ciò non dissi… CASCART Che pensi? ZAZÀ Nulla… che lo farò… dovessi anche morire… oggi. Gli parlerò… CASCART No! non vorrai riceverlo? ti rovini!… ZAZÀ Ha promesso di tornare oggi! CASCART Pazza tu, che glie l’hai concesso! Pazza le mille volte!… Se lo vedi… sei persa! Scrivigli… se gli scrivi la cosa è assai diversa… Egli sen va… tu all’arte ritorni come pria… ZAZÀ Non sarebbe cortese… CASCART brutale Parli di cortesia?! Qui si tratta di moglie, di figlia, di dovere! NATALIA entrando in fretta Oh signora, signora… Venitelo a vedere… il signor Milio è all’angolo della via… ZAZÀ corre alla finestra Milio! NATALIA È là; ei conversa ridendo con il signor Courtois. ZAZÀ con gioja delirante Mio Cascart, ti ringrazio dei tuoi consigli… di… li seguirò… ma parti, ch’ei non ti trovi qui… va… va… CASCART Men vo Ma presto su te discenderà l’ora del pentimento!… Ahi povera Zazà!… esce ZAZÀ Natalia, guarda! si vede che ho pianto? NATALIA Anzi non fosti mai bella così! ZAZÀ La colazione preparagli intanto… osservando intorno Dio! quale orrendo disordine, qui! Ei che a Parigi ha quel ricco salotto…! volgendosi Sulla poltrona m’hai lasciato il busto?! accenna il tavolo Vedi; quel pajo di scarpe là sotto! NATALIA prendendo il busto e le scarpe Siam giunte or ora, poi! mi sembra giusto! ZAZÀ Taci…! la polvere… sul pianoforte! l’accappatojo sul paravento… si serve deIl’accappatojo per pulire il piano. – Scampanellata Zazà si rivolge E quel cappello… indicando quello sulla campana dell’orologio. Natalia sempre tenendo le scarpe e il busto corre a cercare il cappello quando si volta, Zazà le getta l’accappatojo; allora Natalia va a gettar tutto nello spogliatojo, ne chiude la porta e corre a destra ad aprire a Milio ZAZÀ dando un ultimo sguardo Per buona sorte tutto è a suo posto… Dio! che momento! Milio appare sulla porta Eccoti, amore e vita! Deh, ch’io ti guardi e baci oh, t’amo ancor ti stringono le braccia mie tenaci! MILIO abbracciandola Che hai? perché m’abbracci sì forte, stamattina? ZAZÀ Oh, il cattivo! io son sempre uguale a te vicina! MILIO No conosco i tuoi baci; so del tuo amore immenso Natalia prepara la tavola T’amo troppo, e il mistero indovinare io penso! ZAZÀ in un abbraccio lungo M’ami troppo? Mai quanto basta!… Ti par tedioso l’umor mio?… E che ho fatto un sogno tormentoso! Tu non m’amavi più… non ti vedevo più… Dei dolci tempi andati, dei baci innumerati, del nostro amor che fu, altro non rimanca che una parola… anzi due voci e una minaccia sola Mai più! E ridestandomi – ancor ti vedo! m’ami, ai tuoi baci – ancora io credo! Come felice, – Milio, mi fai… lasciami piangere… MILIO asciugandole gli occhi Zazà, che hai? ZAZÀ Nulla i miei nervi! solita storia! Non ti dar pena … facciam baldoria! Vogliamo ridere … far vita lieta… Hai appetito? MILIO Come un poeta! ZAZÀ gridando a Natalia Presto! servi! E tu siediti, come sedesti, qui, all’indomani della Rivista di Bussy… Natalia serve. Zazà fingendo calma ed allegria Come la prima volta!… Che notizie mi porti da Parigi? MILIO allegro Le solite le nascite, le morti, le corse… oh! mi scordavo; i cani ammaestrati al circo! ZAZÀ interrogando ansiosa E ci sei stato? MILIO Cioè ci siamo stati! ZAZÀ contenendosi Ci siete stati!… MILIO Avevo due miei amici meco… ZAZÀ fissandolo seria Due amici? MILIO Che hai?… Mi fissi e mi fai l’eco! ZAZÀ Nulla; pensavo che sono felici di venire a teatro con te; quei tuoi amici! Zazà, tu non la prendi, Zazà!… MILIO Tu hai ragione… Vuoi? stasera… ZAZÀ vivamente Ah, davvero? MILIO Ho visto il cartellone che annuncia una commedia… Quindici giorni fa ero… ZAZÀ interrompendo Con un amico… MILIO Ero… ZAZÀ come sopra Alle « Varietà ». MILIO fissandola Che hai? ZAZÀ Sono nervosa… Cascart jeri è venuto a propormi Marsiglia… ed io non ho voluto… MILIO Perché? ZAZÀ Non hai affari laggiù da quelle parti… MILIO Ed io delle scritture non voglio più privarti… Il mio viaggio… ZAZÀ scattando, si alza e passeggia nervosa Alfine!!… Eccolo il gran discorso!! Morivi se di nuovo non lo mettevi in corso!! Il tuo viaggio!!! invero che ci mancava questo!… MILIO Via, ti calma, bambina sai che ritorno presto… fra tre o quattro mesi… ZAZÀ O cinque, o sei… Che fa? Misura forse il tempo la gelosia?! MILIO con rimprovero Zazà… tu sai che parto solo! ZAZÀ si volge impetuosa Solo? Tu menti! Vai… bugiardo! Con tua moglie parti!!… MILIO levandosi sorpreso Mia moglie!… Sai?!… Ricade seduto. Un silenzio ZAZÀ Ebbene, si, so tutto! Che hai moglie… che mi fuggi! un silenzio Senti; io non vo’ dolermi di ciò tu non sapevi il futuro… Mi dolgo di ciò che in me distruggi! So che nel mio destino entrar tu non dovevi! Perché m’hai tanto amata!… Perché!… MILIO Zazà! ZAZÀ Ah! no; tu non avevi il diritto di fare tutto ciò! La mia vita era quella che tu sai… io sorridevo… non pensavo al male… tu m’apparisti allora… e t’adorai, dolce amor mio fatale! E sognai di passar lieta al tuo fianco, una vita d’amor rigenerata! e mi vedevo già col crine bianco sposa e madre adorata!… Come tornar qual fui, dopo tal sogno?! del mio passato io stessa mi vergogno!! No, tu dovevi dir la verità… Che non t’avrei amato… allor!… MILIO Zazà! ZAZÀ cade tra le braccia di Milio, piangendo No! tu lo sai ch’io mento; che t’avrei sempre amato! eri il mio solo ed unico amor predestinato! Ma mi dovevi, o Milio, il pianto risparmiare d’una felicità… che non potevi dare! Cade sul canapè piangendo a dirotto. Milio è presso a lei MILIO Zazà, tu mi rimproveri d’averti troppo amata? Forse io potea riflettere? Tu mi domandi ciò! La tua carezza prima forse m’hai tu negata? Forse potevo amarti diversamente? No! Dimmi ho avuta la forza io di lasciarti? di fuggire lontano!… Io sono qui, presso le labbra tue, chino a baciarti, a desiarti, come il primo dì! No! mia colpa non è. Eravam nati l’uno per l’altra era fatalità! bisognava non essersi incontrati, per non volersi bene, o mia Zazà! A poco a poco egli si è seduto su di una sedia dietro il divano, e a questo punto Zazà, piegandosi indietro, si trova fra le sue braccia, piangendo ZAZÀ in lacrime, perdutamente Sì! sì! MILIO susurrando, tenendola tra le braccia Tu sei buona; m’hai tanto adorato… ZAZÀ E sempre t’adoro…! MILIO Tuo sempre son stato! lo sai…! ZAZÀ So che parti… mi lasci… MILIO Ma torno!… ZAZÀ Amor che finisce non ha più ritorno! MILIO Che pensi? ZAZÀ risoluta Non torni!… L’ha detto… Totò!… MILIO levandosi bruscamente Totò!!… Tu hai veduta mia figlia!! ZAZÀ Sì… MILIO No… Smentisci! Ma dove? silenzio Ma dove? ZAZÀ Da te! MILIO Sei stata a Parigi?! sei stata da me?! ZAZÀ Sì… MILIO Hai visto mia moglie? ZAZÀ L’ho vista! MILIO Hai parlato? ZAZÀ Sì!… MILIO Questo delitto hai compiuto? Hai osato…! ZAZÀ levandosi diritta, terribile Io! … perché no? MILIO con furore crescente Che hai detto? che hai fatto, malaccorta! ZAZÀ Nulla! Ma s’io son quella che adori,… che t’importa? MILIO Che le hai detto? hai potuto la pace sua turbare? ZAZÀ Ah, come l’ami! Vedi l’ami! non puoi negare!! MILIO cercando scuse È mia moglie… e tu sei… ZAZÀ fra l’ira e i singhiozzi Lo so!… sono un piaga putrida, che tu celi giù nel tuo cuor profondo! Lo, so; sono una stolta che col suo pianto paga il marchio dell’infamia che la segnò nel mondo! «Mia moglie!» quando hai detto «mia moglie» hai detto tutto! Va, che mi bolle il sangue! Non vale il mio più brutto costume di cantante, quella tua donna!… Va! MILIO folle Tu osi…! ZAZÀ Oso!! Le ho detta tutta la verità! MILIO Le hai parlato? Ah, l’infame! Tu non le hai detto… ZAZÀ Ho detto tutto sì, tutto! I nostri baci, l’ardente affetto, le notti innamorate; sai? le follie!… Che sei mio, tutto mio!… MILIO l’afferra come per batterla, poi la getta a terra, urlando Sgualdrina! ZAZÀ a terra Ah, come l’ami, lei!!! silenzio MILIO tremante di rabbia, con voce soffocata, mentre prende il soprabito ed il cappello Ed ora io mi domando come, vicino a te, potei scordar la dolce mia buona creatura; come insozzare il nome mio, ch’ella porta, e me in quell’immondo amplesso della tua carne impura! Zazà poco a poco si alza e si ritrae verso il caminetto a sinistra Oh! tu m’hai ben guarito dalla fatal follia! Ora chi sei conosco; so il fondo dei tuo cor! e al rientrar domani nella dimora mia, d’averti conosciuta mi resterà il rossor! Va a passo concitato sino alla porta a destra ZAZÀ in uno sforzo ultimo Basta! non più! Ritorna pur nella tua dimora vi troverai la pace… MILIO che stava per uscire, ritornando indietro vivamente Che? ZAZÀ Nulla io dissi… MILIO Allora, Zazà, perché mentire? ZAZÀ Nulla han saputo… Io sola senza voce or so quanto volevo…! MILIO Zazà, una parola! ZAZÀ Tua moglie… tu l’ami… mi basta! MILIO appressandosi Zazà! ZAZÀ Va via! vorrei dirti che t’odio e ti sprezzo! Non posso ma parti mi metti ribrezzo… Va… taci… lo respinge MILIO dopo un istante di lotta, disperatamente Ah!?! Fugge Un silenzio ZAZÀ Che ho fatto? corre alla porta Egli parte! egli va? Non torna indietro… esce correndo nell’anticamera e la si sente gridare Milio! Milio! nessuna risposta. Rientra Ed io l’ho scacciato! Un’idea Ah! posso, richiamarlo! corre alla finestra Dio! chiama Milio!! Un lampo di speranza S’è voltato!… disillusa No… chiamando più forte Milio! torna! Milio… Lo segue coll’occhio come nell’Atto II È all’angolo… È sparito! disperata Sparito! E non ritorna… mai più! mai più! Tutto è finito! Cade seduta sui gradini della finestra piangendo Leoncavallo,Ruggero/Zazà
https://w.atwiki.jp/pathofexile12/pages/983.html
The Encroaching DarknessはDivination Cardの一種 交換可能アイテム 入手方法 関連リンク The Encroaching Darkness 必要枚数 8枚 MapCorrupted No matter where your dreams take you, Nightmare follows close behind. 交換可能アイテム 変換先 Acton s Nightmare Altered Distant Memory Augmented Distant Memory Caer Blaidd, Wolfpack s Den Cortex Death and Taxes Hall of Grandmasters Hallowed Ground Maelström of Chaos Mao Kun Oba s Cursed Trove Olmec s Sanctum Pillars of Arun Poorjoy s Asylum Rewritten Distant Memory The Beachhead The Coward s Trial The Perandus Manor The Putrid Cloister The Twilight Temple The Vinktar Square (Metamorph) Twisted Distant Memory Vaults of Atziri Whakawairua Tuahu 入手方法 このカードがドロップするエリア Chayula s Domain • Tul s Domain • Xoph s Domain • Esh s Domain • Uul-Netol s Domain • Academy Map • Acid Caverns Map • Arachnid Nest Map • Arachnid Tomb Map • Arena Map • Armoury Map • Arsenal Map • Ashen Wood Map • Atoll Map • Maelström of Chaos • Basilica Map • Bazaar Map • Belfry Map • Bog Map • Bone Crypt Map • Olmec s Sanctum • Caldera Map • Carcass Map • Castle Ruins Map • Cemetery Map • Hallowed Ground • Pit of the Chimera Map • Colonnade Map • Colosseum Map • Coral Ruins Map • Core Map • Courtyard Map • The Vinktar Square • Coves Map • Crimson Temple Map • Crystal Ore Map • Cursed Crypt Map • The Coward s Trial • Dark Forest Map • Defiled Cathedral Map • Desert Spring Map • Dig Map • Dunes Map • Pillars of Arun • Desert of Dementia • Halls of Delirium • Ruins of Despair • Sea of Isolation • Repository of Derision • Pits of Sorrow • Islands of Devastation • Manor of Madness • Wastes of Lunacy • Vaults of Insanity • Spires of Delusion • River of Hysteria • Absence of Value and Meaning • Factory Map • Fields Map • Gardens Map • Geode Map • Ghetto Map • Harbinger Map • Harbinger Map • Lair of the Hydra Map • Infested Valley Map • Jungle Valley Map • Laboratory Map • Lair Map • Lava Chamber Map • Lava Lake Map • Malformation Map • Mausoleum Map • Mesa Map • Mineral Pools Map • Maze of the Minotaur Map • Moon Temple Map • The Twilight Temple • Mud Geyser Map • Museum Map • The Putrid Cloister • Necropolis Map • Death and Taxes • Orchard Map • Overgrown Ruin Map • Overgrown Shrine Map • Acton s Nightmare • Palace Map • Park Map • Phantasmagoria Map • Forge of the Phoenix Map • Pier Map • Pit Map • Plateau Map • Plaza Map • Precinct Map • Primordial Pool Map • Promenade Map • The Hall of Grandmasters • Racecourse Map • Ramparts Map • Reef Map • Residence Map • Scriptorium Map • Sepulchre Map • The Shaper s Realm • Shipyard Map • Shore Map • Mao Kun • Shrine Map • Siege Map • Spider Forest Map • Summit Map • Sunken City Map • Temple Map • Poorjoy s Asylum • Terrace Map • Thicket Map • Primordial Blocks Map • Oba s Cursed Trove • Tower Map • Crater Map • Tropical Island Map • Underground River Map • Caer Blaidd, Wolfpack s Den • Underground Sea Map • Vaal Pyramid Map • Vaults of Atziri • Vaal Temple Map • Vault Map • Villa Map • Wasteland Map • Waste Pool Map • Waterways Map • Wharf Map カード等のドロップ以外の入手方法 アイテム 必要数 備考 The Gambler 5 Stacked Deck 1 関連リンク 英wiki https //pathofexile.gamepedia.com/The_Encroaching_Darkness Divination Card
https://w.atwiki.jp/pocketplanes/pages/182.html
BORDEAUX [ボルドー] BORDEAUX は EUROPE に位置する人口約 1.11 millionの都市。 BORDEAUX Airportは Class 1 の空港。 “BORDEAUX IS THE WORLD S MAJOR WINE INDUSTRY CAPITAL. BORDEAUX WINE HAS BEEN PRODUCED IN THE REGION SINCE THE 8TH CENTURY.” OPEN(coins) 6525coins 宣伝(coins) 16525coins レベル1 レベル2 レベル3 アップグレードコスト(coins) - 13050 19575 LAYOVERS 5 10 15 CLOSE時の払戻(coins) 3262 9787 19575 空港 一覧 AFRICA [アフリカ] AL FASHIR・ALGIERS・BAMAKO・BEIRA・BENGHAZI・CAIRO・CAPE TOWN・CASABLANCA・DAKAR・DJIBOUTI・DURBAN・HARARE・IN SALAH・JOHANNESBURG・JUBA・KADUNA・KAMPALA・KANANGA・KHARTOUM・KINSHASA・KISANGANI・LAGOS・LILONGWE・LIVINGSTONE・LOBITO・MAHAJANGA・MOGADISHU・MOMBASA・MONROVIA・NAIROBI・PORT ELIZABETH・PORT SUDAN・TIMBUKTU・TRIPOLI・WINDHOEK・ZANZIBAR ASIA [アジア] ADEN・AHMEDABAD・ANADYR・BAGHDAD・BANGALORE・BANGKOK・BEIJING・BUTWAL・CEBU・CHENGDU・DELHI・DHAKA・GUANGZHOU・HANOI・HARBIN・HONG KONG・HYDERABAD・ISTANBUL・JAKARTA・JERUSALEM・KABUL・KANDAHAR・KARACHI・KOLKATA・KUCHING・KUWAIT CITY・LHASA・MAGADAN・MANILA・MUMBAI・MUSCAT・NAGASAKI・NANPING・NORILSK・NOVOSIBIRSK・OSAKA・PADANG・PALU・PEVEK・PORT MORESBY・RANGOON・RIYADH・SAPPORO・SENDAI・SEOUL・SHANGHAI・SHENYANG・SINGAPORE・TAIPEI・TEHRAN・TIKSI・TOKYO・ULAN BATOR・URUMQI・VLADIVOSTOK・XI AN・XINING・YAKUTSK・YINCHUAN EUROPE [ヨーロッパ] AMSTERDAM・ATHENS・BARCELONA・BEIRUT・BELFAST・BELGRADE・BERGEN・BERLIN・BERN・BORDEAUX・BRUSSELS・BUCHAREST・COPENHAGEN・CORDOBA(SPAIN)・GLASGOW・HAMMERFEST・HELSINKI・KIEV・LISBON・LONDON・LULEA・LYON・MADRID・MANCHESTER・MINSK・MOSCOW・MUNICH・MURMANSK・NAPLES・OSLO・OULU・PARIS・PERM・PRAGUE・REYKJAVIK・RIGA・ROME・ST.PETERSBURG・STOCKHOLM・TBILISI・TRONDHEIM・VENICE・VIENNA・VOLGOGRAD・WARSAW NORTH AMERICA [北アメリカ] ANCHORAGE・ATLANTA・BARROW・BISMARCK・BOSTON・CALGARY・CANCUN・CHARLESTON・CHICAGO・CHIHUAHUA・CINCINNATI・DALLAS・DENVER・DETROIT・EDMONTON・FAIRBANKS・GOOSE BAY・GUATEMALA・HAVANA・HILO・HONOLULU・HOUSTON・INUVIK・IQALUIT・JUNEAU・KANSAS CITY・KETCHIKAN・LAS VEGAS・LOS ANGELES・MEXICO CITY・MIAMI・MINNEAPOLIS・MONTERREY・MONTREAL・NEW ORLEANS・NEW YORK・NOME・NUUK・OAXACA・ORLANDO・OTTAWA・PANAMA CITY・PHILADELPHIA・PHOENIX・PORTLAND・QUEBEC・SALT LAKE CITY・SAN DIEGO・SAN FRANCISCO・SAN JOSE・SANTO DOMINGO・SASKATOON・SEATTLE・SPOKANE・ST.LOUIS・THUNDER BAY・TORONTO・VANCOUVER・WASHINGTON DC・WHITEHORSE・WINNIPEG・YELLOWKNIFE SOUTH AMERICA [南アメリカ] ARAGUAINA・ASUNCION・BARILOCHE・BELEM・BOGOTA・BRASILIA・BUENOS AIRES・CAMPO GRANDE・CARACAS・CORDOBA(ARGENTINA)・CUIABA・CUZCO・EASTER ISLAND・FORTALEZA・GEORGETOWN・IQUITOS・LA PAZ・LIMA・MANAUS・PORTO VELHO・PUNTA ARENAS・QUITO・RECIFE・RIO DE JANEIRO・SALVADOR・SANTIAGO・SAO PAULO・TERESINA OCEANIA [オセアニア] ADELAIDE・ALICE SPRINGS・AUCKLAND・BRISBANE・BROKEN HILL・BROOME・CAIRNS・CHRISTCHURCH・DARWIN・GERALDTON・HOBART・KALGOORLIE・KATHERINE・MELBOURNE・MOUNT ISA・NEWMAN・PERTH・PORT HEDLAND・ROCKHAMPTON・SYDNEY・WELLINGTON